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Ci sono momenti in cui una azienda deve cambiare ed Harley Davidson è esperta in questo, fa parte della sua storia e dei momenti più importati, che l’hanno fatta diventare grande ed probabilmente una delle ricette che permettono alla HD di essere ancora presente da oltre un secolo. I cambiamenti e l’adattamento alle esigenze del mercato fanno parte di Harley Davidson da sempre, fin dagli inizi.

L’obbiettivo del nuovo piano di sviluppo è continuare ad accontentare una clientela sempre più ampia, con “More Roads to Harley Davidson” la casa vuole “continuare a soddisfare gli attuali clienti e ispirare nuovi motociclisti estendendo la leadership nel mercato di grossa cilindrata ed esplorando nuovi segmenti”

A livello commerciale  l’accesso dovrà essere più ampio, offrendo ai clienti una esperienza di vendita “multicanale”, la rete dei rivenditori dovrà essere più solida finanziariamente ed essere in grado di migliorare ancora di più l’esperienza dei clienti Harley Davidson, la parola d’ordine sarà ancor più di prima “il cliente prima di tutto”.

L’obbiettivo di Matt Levatich è quello di “ispirare i futuri motociclisti che non hanno ancora nemmeno pensato al brivido della guida su due ruote, vogliamo avere una community legata al marchio ancora più estesa e direttamente coinvolta con una base clienti più diversificata”.

Gia nel 2019 arriverà la prima Harley Davidson elettrica, di cui vi avevo già parlato in un post precedente, la novità è che non sarà l’unico modello elettrico ma ne seguiranno altri.

Uno delle carte giocate da HD è la nuova piattaforma modulare di motociclette da 500cc a 1250cc che comprenderà tre tipologie di prodotto distinte e quattro cilindrate, a partire dalla prima motocicletta Adventure Touring, l’Harley-Davidson Pan America 1250, dalla Custom 1250 e dalla Streetfighter 975, per questi modelli il lancio è previsto a partire dal 2020.

Per i mercati asiatici e in particolare per l’india saranno prodotte moto da 250 e 500cc, grazie alla joint venture con un produttore locale.